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martedì 25 dicembre 2012

Buon Natale da Light Game Blog!

Cari gamer, approfitto di questo post semplicemente per farvi il mio augurio in vista di queste feste! :)
Oggi è Natale, quindi molti di voi lo trascorreranno in famiglia con i propri cari, altri in viaggio in qualche meta turistica e i più originali si inventeranno qualcosa per rendere questo giorno sereno e piacevole.
Chissà quanti di voi si saranno regalati o riceveranno in regalo finalmente la canna, il mulinello o le esche sognate da tempo... un regalo sicuramente stupendo in vista di un 2013 che, almeno per il light game, si prospetta ricco di novità ancora tutte da scoprire.

Riuscire a ritagliare qualche ora per dedicarla alla nostra amata passione diventa davvero complicato, se si pensa ai vari impegni come pranzi, cene, visite ad amici e parenti e chi più ne ha più ne metta... se ci si organizza bene però lo spazio fra gli impegni si può trovare, anche a costo di svegliarsi alle 04:00 del mattino! Quindi "equipaggiamoci" di spirito organizzativo e natalizio per trascorrere queste feste all'insegna delle nostre passioni: i nostri cari... e la pesca!

Light Game Blog si avvicina dunque alla conclusione del suo primo anno solare, devo dire davvero ricco di soddisfazioni non solo grazie alla pesca in sé, ma anche e soprattutto grazie a voi: le visite, i commenti, i suggerimenti e le amicizie che sono nate con molti lettori ed esperti del settore sono state per me un enorme stimolo per crescere ed appassionarmi sempre più a questa stupenda disciplina con la voglia di comunicarvi tutto ciò che questa tecnica può regalare... speriamo che con il nuovo anno sempre più appassionati si avvicinino al light game.

Buon Natale a tutti e un Felice 2013 ricco di soddisfazioni, catture e foto ricordo... e come sempre "Light is Better!" :)





giovedì 20 dicembre 2012

Light game vs inverno: il light rock fishing pre-invernale

Ebbene sì, ormai l'inverno sta arrivando in maniera stabile portando con sé freddo, pioggia e vento. Sul nostro caro mare tutto ciò si traduce spesso in condizioni difficili in cui pescare e nella peggiore delle ipotesi, complici le forti mareggiate, siamo costretti a vivere le nostre uscite a light game nei ricordi delle uscite autunnali, magari al caldo del camino di casa.

Per me questo è il primo inverno che affronto nell'ottica di questa tecnica e col passare delle settimane mi rendo conto di quanto sia complicato riuscire a godere di una giornata "al top" o anche solo terminare con successo una battuta a light rock fishing o light eging. E' chiaro che per molti spinner l'inverno è un mese magico soprattutto per la cattura della regina, ma parliamo di attrezzature diverse concepite per affrontare anche la più dura delle mareggiate.
Nonostante ciò la passione per questa tecnica riesce a riscaldare anche la più fredda delle giornate e a sopportare la pioggia che fastidiosa arriva all'improvviso... per il vento e le mareggiate c'è poco da fare, o si cerca una baia riparata o ci si arrende!




Parlando di me sono ormai diversi giorni che tento di concludere con successo un'uscita, ma spesso devo fare marcia indietro o scappare in tutta fretta dopo qualche lancio a causa del vento o di acquazzoni improvvisi. Uno dei pochi ambienti che probabilmente in inverno possono risultare più riparati è il porto ma ad oggi sono in numero limitato quelli in cui la pesca non sia vietata (io rimango sempre dell'idea che un pescatore sano e onesto rappresenti una risorsa per un porto, una vera e propria "sentinella" di quel limitato territorio... altro che divieto, ci sarebbe da promuovere!). Devo dire però che le poche giornate di tregua, che hanno caratterizzato l'inizio di questo inverno, mi hanno regalato sicuramente qualche ora di divertimento e spensieratezza.


Il paesaggio invernale, durante le belle giornate di sole, non ha nulla da invidiare a quello estivo!

Dopo questa piccola riflessione veniamo ora al punto: nelle poche uscite che sono riuscito a concludere con successo mi sono accorto che con le basse temperature dell'acqua i pesci (scorfani a parte) sono decisamente meno aggressivi nei confronti delle classiche softbait, dimostrando comunque un grande interesse per il Marukyu Power Isome, magari nelle sue misure più consistenti e quindi ricche di scent (sulle hardbait non mi pronuncio perché le ho testate poco). Quando invece è la schiuma a farla da padrona, i saraghi sono probabilmente l'obiettivo più accessibile, regalando grandi emozioni anche su gomme di dimensioni più generose.


Perchia (serranus cabrilla) vs Shirasu Head  1.3 g #8 + Ecogear Grass Minnow SS

Questo bel sarago maggiore si è precipitato sul Power Isome quasi subito, con il filo ancora in bando sulla superficie

Le soluzioni tecniche che ho adottato sono due:

- approccio delicato: leggeri strappetti alternati a lunghe pause per stuzzicare i pesci più smaliziati che col freddo riducono la loro attività (provare a drop-shot, in alcuni casi può fare la differenza);

- approccio aggressivo: jerkate decise in mezzo alla schiuma per gli sparidi "predatori" (i saraghi sono sparidi che spesso si trasformano in predatori di reazione quando entrano in frenesia alimentare, sfruttando la loro dote di perfetti nuotatori in condizioni di forte corrente).


Il drop-shot è una soluzione spesso vincente, che garantisce una grande comodità in caso di fondali accidentati

In conclusione, ancora l'inverno non ha raggiunto il suo culmine e la mia esperienza in proposito è decisamente limitata per parlare con più certezza. Spero comunque che i miei consigli e le mie impressioni risultino utili e stimolanti per tutti voi appassionati di light game... a presto!

"Light is Better"



martedì 11 dicembre 2012

MeteoPesca!

Cari gamer, oggi voglio consigliarvi questa utilissima risorsa che ci viene in aiuto dal web: sto parlando di MeteoPesca, un sito che ci permette di conoscere tutte le variabili meteo-marine in vista di una bella battuta di light game (e non solo ovviamente).

Il sito è una risorsa per la pesca in tutte le località del mondo, in quanto fornisce informazioni su qualsiasi spot del globo, con la possibilità di scegliere fra 14 lingue diverse! Io l'ho scoperto per caso, digitando su Google "meteo per la pesca", quindi probabilmente il nome è una delle idee più azzeccate per essere facilmente individuato.


Il logo è contraddistinto da questo simpatico pesce palla, che si lascia trasportare tra le correnti soli-lunari!

Una volta collegati al sito www.meteopesca.com verremo indirizzati alla homepage, dalla quale potremo selezionare la nostra nazione, regione, città e località. A questo punto ci troveremo davanti ad una vasta descrizione di tutte le variabili che possono essere utili per valutare la giornata di pesca con grafici, immagini e dati meteo aggiornati.


Ecco come si presenta la home... peccato per gli annunci pubblicitari, che sono troppo integrati con il layout del sito

Una caratteristica che apprezzo molto sono i grafici, ben curati, che forniscono i dettagli sulla "pescosità" della giornata sulla base della combinazione di diversi dati, consigliando anche gli intervalli di orario in cui il pesce si trova in maggiore attività.
Ma le utilità non finiscono qui! Spulciando un po' all'interno della pagina, è possibile trovare delle interessantissime sezioni con curiosità e risorse per comprendere il funzionamento delle maree attraverso grafici, animazioni, formule e dati molto dettagliati.


Ecco la sezione dedicata alla comprensione del fenomeno delle maree

In conclusione, ci troviamo di fronte ad una risorsa di enorme utilità e soprattutto gratuita che ci può permettere di programmare al meglio le nostre giornate di pesca. Questo però non vuol dire che dobbiamo affidarci ciecamente alle informazioni che leggiamo per cui se viene riportato "giornata pessima di pesca" rimaniamo a casa... tutt'altro!
Questo sito ci fornisce sicuramente delle informazioni importanti, che tuttavia dobbiamo considerare come linee guida, perché non potranno mai competere con la conoscenza dello spot che ogni pescatore ha in base alla sua esperienza.
Tutti a pesca dunque, quando ne abbiamo voglia e quando abbiamo il sesto senso che sarà la "giornata buona", a prescindere dalle maree o la pressione in aumento! ;)

"Light is Better!"

lunedì 3 dicembre 2012

Mattinata "spinosa"...

Ieri mattina, come ogni buon pescatore che si gode la domenica dopo una settimana di impegni, mi sono dedicato ad una divertente battuta di pesca a light game (light rock fishing in questo caso). Il mio obiettivo? Provare diversi ambienti in una sola mattinata cercando di stuzzicare i nostri amici pinnuti con varie esche, il tutto evitando di soffermarmi troppo sul Power Isome (la cui efficacia nel periodo freddo ormai è più che provata!).

La mattinata non era affatto delle migliori per via delle condizioni di marea e di grandi masse nuvolose che non presagivano nulla di buono (sembrava addirittura volesse formarsi una tromba d'aria), ma col passare delle ore il vento ha lasciato spazio al sole.


Per fortuna il mulinello non si è trasformato in tromba d'aria e si è esaurito dopo qualche minuto

La mia battuta è iniziata alla ricerca di qualche preda di fondo sondando la parete della banchina di un porticciolo con piccole gomme da 2". Col freddo mattutino e il tempo coperto, il protagonista assoluto è stato l'Ecogear Power Shirasu colore glow orange, abbinato all'inseparabile Shirasu Head 1.3 g #8.


Cercare di catturare gli scorfani, scandagliando le pareti della banchina di un porto, è un ottimo test per i nostri artificiali

Il re del light rockfishing: appena uscito dall'acqua regala una livrea stupenda... altro che brutto!

La mattinata "spinosa" è continuata con diverse catture di scorfani, ma non è mancata l'occasione di puntare a qualcos'altro... ho cercato invano di stuzzicare un enorme branco di cefali, anche di taglia discreta ma niente di fatto e un branco di piccole ricciole si è avvicinato con interesse ad un Ecogear Minnow SS ma appena hanno individuato la mia sagoma sono sparite... insomma nonostante la giornata un po' "monotona" le possibilità ci sono state!

Nella seconda parte della mattinata mi sono spostato invece dapprima dietro al porticciolo, sui massi frangiflutti, e poi su una scogliera adiacente... entrambi gli spot avevano un fattore comune: la schiuma!
Nonostante ciò di saraghi neanche l'ombra e sono riuscito a tirare fuori soltanto qualche altro scorfano. 

Tanta schiuma ma niente saraghi... probabilmente complice l'orario e il sole alto!

Ho provato anche il Marukyu Power Isome ed i risultati sono stati gli stessi: scorfani a gogò!

Questo scorfano l'ho catturato proprio in mezzo alla schiuma con una creatura innescata a split-shot

In conclusione la giornata non è stata delle migliori, anche in questo senso è stata "spinosa"... ma dopotutto mi sono comunque divertito e ho testato alcune esche in condizioni particolari. Una di queste è il Trigger X Shrimp Swimmer, una creatura da 1.5" che a dire il vero non mi ha entusiasmato molto, per tre motivi:
- la consistenza (è piuttosto dura e difficile da innescare);
- le appendici (sono piuttosto rigide);
- lo scent (è arricchita con feromoni, il cui odore non è certo il massimo).


Ecco il Trigger X Shrimp Swimmer, montato su un amo aberdeen con piombo mobile a battere

Nonostante ciò bisogna osservare che lo Shrimp Swimmer è un esca piuttosto resistente che in particolari situazioni potrebbe risultare utile, come ad esempio quando ci troviamo di fronte a pesci con una certa dentatura come i saraghi che in condizioni di frenesia diventano particolarmente aggressivi e fanno a brandelli le normali softbait più morbide.


"Light is Better!"

mercoledì 28 novembre 2012

Benvenuto C&R Saltwater Italy!

Proprio ieri sul gruppo Rock Fishing Game ITALY il caro amico Andrea Querio ha reso nota la nascita, o meglio la concessione, del logo ufficiale "C&R Saltwater Italy".

In sostanza siamo di fronte alla versione italiana dell'ormai celebre "C&R Saltwater Spain", un marchio (senza fini di lucro ma esclusivamente nobili e condivisibili) ideato da una spontanea e geniale iniziativa di Pablo di Uroko Fishing, Sam Bosch di Rockfishing Spain e Miguel Angel di Spinning Costa Brava nel Febbraio 2012. Dopo il successo che il logo ha avuto in Spagna, si è infatti ritenuto che estendere il logo ad altri Paesi non può che contribuire a dar forza e unità al logo stesso e quindi alla cultura del Catch & Release.


Questo è il logo in questione che probabilmente avrete già notato sul mio e su altri blog

Presto verrà aperto il blog ed il gruppo legati a C&R Saltwater Italy, dove sarà possibile scaricare i loghi in formato PNG (con lo sfondo trasparente per intenderci) sia in versione nera che bianca, per personalizzare i propri blog o fotografie dove, ovviamente, il C&R è d'obbligo. Inoltre sul blog ufficiale verranno pubblicate le foto più belle di catture C&R riguardanti tutte le tecniche inerenti la pesca in mare con artificiali, sia che si tratti di light game, eging game o addirittura big game!
Tutti in attesa quindi delle prossime indiscrezioni e pronti ad iniziare a pubblicare le nostre foto corredate dal nuovo logo, che potete intanto trovare a questi indirizzi:



Per personalizzare le fotografie basterà sovrapporre l'immagine PNG alla foto con il proprio elaboratore grafico di fiducia e il gioco è fatto.
Per quanto riguarda la personalizzazione dei blog abbiamo due possibilità:

- possiamo inserire a fianco della pagina un gadget con una delle immagini che abbiamo visto sopra;

- possiamo inserire il logo scorrevole a sinistra della pagina andando su layout -> inserire gadget -> codice html/java script, e scrivendo questa stringa di codice:

<div class='widget-content'>
<a style="display:scroll;position:fixed;bottom:0px;left:0px;" "><img src="http://img22.imageshack.us/img22/2024/logo2as.png" /></a>
</div>

Bene, detto questo non mi rimane che dire grazie a Sam, Miguel e Pablo, che hanno permesso tutto ciò... e fare un grande augurio a questa nuova iniziativa, speriamo che contribuisca a diffondere e radicare la cultura del Catch & Release.
Ma soprattutto un "in bocca al lupo" ad Andrea Querio che, nonostante le infondate accuse sollevate in questi giorni da alcuni invidiosi, si è saputo comportare da signore e ha guardato avanti... grande Andrea non ti arrendere mai!

Vi lascio alla mia prima foto con logo... la foto che ha ispirato la copertina di questo blog e che ha rappresentato uno dei miei primi C&R da quando pratico il light game! :)



"Light is Better!"

mercoledì 21 novembre 2012

Giornata "leggera"...

Ieri finalmente, dopo una settimana dominata da condizioni meteo-marine non proprio eccezionali, mi sono concesso una giornata di relax all'insegna del light game, il tutto nella splendida cornice dello Stretto.

Lo spot che ho affrontato è una piccola oasi del light game: i lunghi bracci di blocchi in cemento, che i pescatori della zona utilizzano per tenere al riparo le loro imbarcazioni, sono la dimora di moltissime specie di pesci di scoglio e rappresentano un'occasione per i predatori alla ricerca di qualche avannotto. Il fondale misto sabbia-scogli e il paesaggio mozzafiato hanno fatto tutto il resto.


Il suggestivo scenario dello Stretto di Messina... la foto parla da sola!

La parola d'ordine della giornata è stata proprio "varietà", infatti sono molte le specie che ho avuto la fortuna di catturare. Innanzitutto ho adocchiato un certo movimento in superficie e dopo pochi lanci la botta è arrivata su un Ecogear Grass Minnow SS recuperato allegramente in superficie.


Un raro esemplare di carango mediterraneo (caranx crysos)

L'esca protagonista della giornata è stata però l'immancabile Marukyu Power Isome rosa, montato a split shot o su jighead leggere nell'ordine dei 0,9-1,5 grammi. Ispezionando buche e anfratti e facendo attenzione a non essere scoperto dai sospettosi abitanti delle tane, sono riuscito a tirare fuori molte specie, godendo appieno dell'adrenalina che regalano gli scorfani quando cercano di puntare verso il fondo!


Scorfano nero (scorpaena porcus)

Gli scorfani, catturati con attrezzatura da light game, regalano un grande divertimento!

Uno stupendo re di triglie (apogon imberbis)

I ghiozzi dimostrano sempre una grande voracità

Tordo verde (symphodus roissali)

Le hardbait ed alcune gomme, vuoi per il colore o per il movimento, ieri non hanno dato risultati e venivano puntualmente snobbate o addirittura evitate. A questo punto è doveroso fare una precisazione: proviamo sempre a variare esca, colore e tipo di montatura... non è detto che una configurazione risulti sempre vincente, quindi armiamoci di spirito di osservazione e cerchiamo di interpretare la giornata facendo tesoro delle esperienze passate, e non fossilizzandoci su di esse


Questa è una delle configurazioni che ieri non ha dato risultati, ma che in altre occasioni è risultata vincente

In conclusione posso ritenermi soddisfatto di questa giornata, trascorsa in buona compagnia, con spensieratezza e con tante catture. L'emozione più grande, però, è vedere i nostri amici pinnuti che tornano nelle loro piccole tane dopo averci regalato qualche rapido scatto con la nostra fotocamera. Che dire, viva il Catch & Release! ;)

"Light is Better!"

martedì 13 novembre 2012

Naory Range Hunter 1.8 Basic AJK

Carissimi gamer, come da titolo oggi voglio parlarvi di questa piccola ma catturante totanara (o egi) della Yamashita che ho trovato particolarmente efficace nelle sue nuove colorazioni naturali. Nel mio caso ho testato il colore AJK, il quale riproduce fedelmente un simpatico gamberetto dalle tonalità marrone-oro.


Il prezzo purtroppo non è dei più economici, ma la qualità si vede!

La casa produttrice consiglia l'utilizzo di questa colorazione in condizioni diurne con acqua velata, ma vi posso assicurare la sua efficacia anche di notte con acqua chiara. Infatti, mentre di giorno il sole valorizza la stupenda livrea dell'egi, durante le ore notturne la luce dei fari può sopperire a questa mancanza, altrimenti in condizioni di totale buio la striscia fosforescente in coda garantirà un piccolo punto di luminosità.


Le livree naturali non sono fosforescenti, ma possiedono materiali e tonalità molto realistici

Questa è una tabella "indicativa" sull'utilizzo delle varie colorazioni secondo la casa Yamashita

La totanara ha una forma molto aerodinamica, permettendo di coprire discrete distanze di lancio, e una volta in acqua raggiunge abbastanza rapidamente il fondo, mostrando un assetto assolutamente realistico. In pesca si comporta davvero bene, infatti i 5,5 gr di peso non appesantiscono troppo il cimino e si riescono a distinguere perfettamente le asperità del fondo dagli attacchi, anche i più timidi.
Per massimizzarne l'efficacia consiglio di iniziare con un'azione di twitching (per ricercare magari qualche seppia) e se non riceviamo attacchi al primo lancio, proseguiamo aggiungendo progressivamente anche l'azione di jerking, in modo tale da attirare eventuali cefalopodi nelle vicinanze e allo stesso tempo perlustrare anche gli strati superiori della colonna d'acqua (per ricercare invece qualche calamaro).


Le seppie spesso attaccano timidamente l'egi e occorre acquisire un po' di manualità per riconoscere gli attacchi

Una polpessa (octopus macropus) non ha saputo resistere alla tentazione di un gamberetto che saltella sul fondo

In conclusione posso ritenermi soddisfatto di questa totanara, soprattutto a confronto del modello 1.8 shallow da 5 gr che mi è sembrato forse un po' troppo "leggero" in fase di lancio e gestione per pescare dalla spiaggia (su canne del genere mezzo grammo in meno si fa sentire!). Proprio per questo motivo vorrei provare anche i modelli 2.2 che sono più grandi e pesanti e forse anche più polivalenti essendo più visibili durante le ore notturne e coprendo distanze di lancio maggiori, ma il peso un po' al limite potrebbe essere un handicap... il gentilissimo Andrea di Spinning Fish mi ha confermato che probabilmente la cosa è fattibile, quindi sono fiducioso!

Insomma è ancora presto per parlare, occorre trascorrere ore ed ore di prove sul campo. Comunque vi terrò aggiornati sulle piccole novità tramite Facebook, mettete un "Mi piace" così avrete gli aggiornamenti in tempo reale, e per qualsiasi curiosità non esitate a fare domande!

"Light is Better!"   

mercoledì 7 novembre 2012

Premio "Il Blog Affidabile"

Proprio così, la gentilissima Cigì di "Chiacchiere di passioni" mi ha fregiato di questo stupendo premio come blog 100% affidabile. Che dire, la ringrazio di cuore! Ne sono davvero onorato e cercherò di continuare a meritarmi questo particolare "distintivo".

Il sito "Gli affidabili" precisa che chi riceve il premio deve spiegare brevemente quando e perché ha deciso di aprire il blog e segnalare altri 5 siti/blog meritevoli di menzione.

Bene, come sapete ho aperto il blog da poco più di un mese e la decisione è arrivata quando ho compreso le enormi potenzialità del light game per cui ho deciso di investire i miei sforzi nella promozione di questa disciplina, anche allo scopo di approfondire e migliorare la mia conoscenza a riguardo.
Questo blog e la nuova pagina di Facebook, costituiscono solo l'inizio di quello che spero sia un lungo e fortunato percorso verso la diffusione di una pesca moderna, basata sì sulla massimizzazione del divertimento, ma anche e soprattutto sull'acquisizione di una nuova sensibilità nei confronti delle acque e dei loro abitanti.


Questo è il "distintivo" che da oggi potrò esporre all'interno del blog

"Dichiaro che i blog seguenti da me scelti rispettano le 5 regole del premio "Il Blog Affidabile" disponibili a questa pagina http://www.gliaffidabili.it/a/altro/il-premio-il-blog-affidabileSono pertanto una risorsa utile per gli utenti della Rete e meritevoli di essere conosciuti da un pubblico più ampio come gli artigiani, le aziende e i professionisti iscritti su http://www.gliaffidabili.it/".

Ecco la lista dei blog che secondo me meritano il premio "Il Blog Affidabile":







Complimenti a tutti... e come sempre "Light is Better!"

giovedì 1 novembre 2012

Riflessioni di un'estate...

Ormai è passato un po' di tempo da quando ho iniziato a dedicarmi con costanza e passione al light game, per cui è giunto il momento di tirare le somme della stagione estiva che ormai ha lasciato spazio alle prime piogge e mareggiate autunnali.

Andiamo un po' indietro nel tempo...
Nonostante avessi una preparazione teorica maturata in circa un anno tra letture di decine di blog e articoli specializzati, ho deciso sul fronte pratico di approcciarmi al light game da perfetto principiante, senza dare nulla per scontato.
E così, una volta ben equipaggiato con tutto il necessario, mi sono avventurato una mattina nella mia prima battuta all'insegna del light game... bene, fu un totale flop! Le catture? Solo tre scorfani microscopici e un numero imprecisato di arrocchi sul fondo!


Questo è uno dei tre famosi scorfani "light"!

Cercando però di cogliere tutto con ottimismo ho iniziato a chiedermi cosa avessi sbagliato, imparando di volta in volta qualcosa di nuovo. Nel giro di alcune settimane di pesca costante avevo già un bagaglio di esperienza diciamo "di base" e col passare del tempo ho iniziato a scoprire anche qualche trucchetto più tecnico.
Oggi mi considero pur sempre un principiante ma "consapevole", nel senso che ho appreso gli elementi pratici di base che mi permettono di affrontare con sufficienza una battuta di pesca... insomma ho ancora molto da imparare!


Durante l'alba effettuare lanci precisi nelle "strike zone" è spesso la carta vincente

Ma andiamo adesso ai fatti...
Quest'estate non è stata sicuramente una stagione d'oro, però tutto sommato mi ha regalato delle catture molto varie e momenti di puro divertimento e spensieratezza.

Le protagoniste assolute sono state le prede di galla come le aguglie, complicatissime da allamare ma allo stesso tempo un ottimo banco di prova per un principiante come me... insieme a queste giravano spesso anche delle piccole lecce e ricciole, che nonostante le dimensioni garantiscono sempre adrenalina pura! Ampio spazio dunque alla sperimentazione di tutte le varie esche artificiali, partendo dalle gomme tipicamente affusolate e arrivando ai mini casting jig e ai minnow.








A fondo è la varietà a fare da padrona: donzelle, perchie, saraghi, scorfani e piccole cernie sono soltanto alcune delle innumerevoli specie che ho avuto la fortuna di insidiare... in questo caso l'esca vincente è stata l'ormai celebre Marukyu Power Isome, formidabile innescato su jighead oppure a split shot. Molto catturanti sono risultate anche le gomme del kit Pocket In Mebaru della Ecogear e alcuni modelli della Maria Mama Worm.








L'autunno ha già iniziato a regalarmi molte emozioni grazie ai cefalopodi che di certo dalle mie parti non mancano. Sono un pò in dubbio per l'inverno, le basse temperature probabilmente ridurranno di gran lunga la varietà e quantità di catture che hanno caratterizzato i mesi passati... però chissà che fra un lancio e l'altro non passi a farmi visita lei, sua maestà la spigola!


Colgo ancora l'occasione per ricordarvi che da poco ho aperto la pagina Facebook del blog, dove potrete trovare, oltre ai link ai nuovi articoli, anche piccoli aggiornamenti quotidiani, curiosità e articoli interessanti "catturati" dalla rete... cliccate su "Mi piace" in modo tale da darmi conferma che questa pagina sia una buona iniziativa e scrivetemi pure, commentate, suggerite... la pagina ha proprio lo scopo di riunire e far comunicare i light gamer e di far conoscere a tutti questa stupenda disciplina!

"Light is Better!"

lunedì 22 ottobre 2012

Da oggi anche su Facebook!

Proprio così, in questi giorni mi sono dato da fare per creare una pagina Facebook del blog in modo che sia più "social" e vi dia la possibilità di condividere, commentare e leggere gli aggiornamenti più velocemente.

Qui trovate il link:   https://www.facebook.com/pages/Light-Game-Blog/290931831007245

Cliccate su "Mi piace" e condividete per allargare la comunità dei light gamer.
Vi aspetto numerosi!


Ecco un'anteprima della pagina Facebook

"Light is Better!"

domenica 21 ottobre 2012

Il Light Eging

Oggi voglio parlarvi di una "sfaccettatura" del light game che mi è venuta in mente pensando alle famose totanare Naory della Yamashita, e che proprio in questa stagione ci può fare divertire parecchio.


LA TECNICA

A partire dalla stagione 2009/2010 la ditta giapponese ha proposto queste "piccole" novità nel panorama della pesca ai cefalopodi, introducendo il cosiddetto "light eging". Ovviamente oltre alle totanare è stata prevista un'offerta molto articolata tra canne, fili e accessori vari... osservandone bene le caratteristiche, però, sono arrivato alla conclusione che la nostra attrezzatura da light game è perfettamente adattabile a questa tecnica. Vediamo perché:


Questa è una rappresentazione dell'equipaggiamento da "naory fishing" consigliato dalla Yamashita
I modelli riquadrati in rosso sono quelli che consiglio per il light game

Le immagini sono abbastanza chiare: canne tra i 7-8 piedi (di tipo fast come la Feeling Shaft, canna  che la Yamashita ha studiato appositamente per questa pesca), mulinelli di piccole dimensionitrecciati e fluorocarbon che reggono fino a 8 lb ed egi di peso compreso tra i 5-8 gr.


GLI (O MEGLIO LE) EGI

A proposito di egi, i Naory Range Hunter sono a mio avviso il vero jolly di questa tecnica. Vi consiglio di utilizzare le misure 1.8 e 2.2, che per dimensioni, peso e velocità di affondamento rappresentano il giusto compromesso all round.
Ne consideriamo tre modelli:
shallow: ha una velocità di affondamento piuttosto lenta e permette di sondare tranquillamente la fascia alta della colonna d'acqua (utile soprattutto in condizioni di luna alta e piena, quando i calamari sono soliti cacciare in superficie).
- basic: ha una velocità di affondamento media, pari ad una normale totanara di misura 3.0 (ma è molto più piccola e dunque viene influenzata meno dalla corrente) ed è la soluzione più indicata per ricercare la strike zone dei calamari quando non sappiamo se sono in caccia più a galla o più in profondità.
- deep: ha una velocità di affondamento molto marcata ed è più indicata per ricercare i calamari in profondità e le seppie, le quali come è noto cacciano a stretto contatto con il fondo;


Il modello basic (occhio nero) e shallow (occhio blu)

L'AZIONE DI PESCA

La nostra azione di pesca sarà quella classica dell'eging, il tutto ovviamente rapportato all'attrezzatura (evitiamo strattoni o ferrate stile vertical jigging!).
Dopo il lancio attendiamo che il nostro egi raggiunga la profondità desiderata ed iniziamo ad animarlo con un'azione di jerking (uno, due o tre "strattoni" in serie) o twitching (una serie ripetuta di sussulti del cimino che fanno muovere sul posto il nostro artificiale), facendo seguire l'azione a pause più o meno lunghe durante le quali probabilmente avremo l'attacco. Tenendo il filo sempre in tensione saremo infatti in grado di percepire chiaramente le tocche dei cefalopodi, che a volte saranno molto timide e a volte secche e improvvise. Stiamo pronti dunque a "ferrare" morbidamente (ma senza indecisioni) e iniziare un recupero costante con canna inclinata a 45 gradi, fino alle operazioni di salpaggio che sono forse le più delicate per via dei tessuti teneri dei cefalopodi.


Questa è una rappresentazione dell'azione di pesca suggerita dalla Yamashita

Le catture non sono mancate già dal primo test, rivelando l'efficacia di questa tecnica anche nel periodo pre-autunnale

La stagione dei cefalopodi è appena iniziata, per cui vi terrò sempre informati sulle novità e magari qualche trucchetto che via via riuscirò a scoprire... se qualcuno di voi ha già sperimentato questa tecnica sarò ben felice di leggere i vostri consigli e commenti!;)
Bene, detto questo non ci resta che una cosa da fare... prendere la nostra fidata attrezzatura da light game e andare a provare!

"Light is Better!"

mercoledì 17 ottobre 2012

L'attrezzatura da Light Game

Nel precedente post ho parlato di quanto sia importante nel light game fare una scelta ragionata riguardo all'attrezzatura, quindi adesso cercherò di focalizzare l'attenzione su questo argomento.
L'attrezzatura da light game è costituita da quattro categorie di equipaggiamenti:
- canna da pesca;
- mulinello e filo (in bobina e terminale);
- esche arificiali (hardbait e softbait);
- accessori e minuterie varie.


LA CANNA
Una buona canna da light game deve rappresentare un naturale prolungamento del nostro braccio, quindi le caratteristiche fondamentali che deve possedere sono leggerezza, praticità e affidabilità.
Sul mercato possiamo attualmente trovare modelli di canne molto validi, ma la maggior parte di questi spesso sono specifici per ogni tecnica (rockfishing, eging, etc.), per cui dobbiamo cercare di scegliere quelli che ci garantiscano la massima versatilità. Optiamo dunque per canne ad azione fast in carbonio alto modulo con tubular tip (le solid tip sono troppo specifiche) e di lunghezza compresa tra i 7-8 piedi (2,10-2,40 metri), che riescano a lanciare artificiali di peso davvero irrisorio (si parla anche di mezzo grammo!) fino a circa 8 grammi. Una canna con queste caratteristiche ci consentirà di stare perfettamente in pesca in qualsiasi ambiente anche con artificiali molto leggeri e di poterci divertire con prede minori, potendo in ogni caso fare affidamento sulle prestazioni della canna nell'eventualità di una cattura di taglia più "generosa".


Le ditte nipponiche propongono senza dubbio gli attrezzi più all'avanguardia nel panorama del light game

Gli anelli Fuji SIC Tangle Free (anti-groviglio) rappresentano quanto di meglio si possa trovare sul mercato

Il manico "splitted" (diviso) permette di risparmiare qualche grammo e di avere maggiore maneggevolezza

IL MULINELLO...
Il mulinello da light game presenta le stesse carateristiche fondamentali della canna, ovvero leggerezza, praticità e affidabilità, dal momento che deve garantire un accoppiamento bilanciato nel peso e nelle dimensioni. Optiamo dunque per modelli di fascia medio-alta nella misura 1000 (con riferimento a Shimano), a frizione anteriore e con rapporto di recupero nell'ordine dei 5,0:1, che solitamente hanno un peso di circa 200 grammi. In mulinelli così piccoli la meccanica deve essere impeccabile (cerchiamo di prediligere i modelli con avvolgimento a spire incrociate) e i componenti robusti seppur leggeri, in quanto ricordiamo che anche il mulinello dovrà essere pronto in caso di catture importanti.

I modelli Shimano con il nuovo sistema"x-ship" sono l'ideale, perché garantiscono recuperi fluidi anche sotto carico

... E IL FILO
Per quanto riguarda il filo possiamo operare due scelte:
- montare il multifibre (o trecciato) in bobina e aggiungere uno spezzone terminale in fluorocarbon;
- montare direttamente un monofilo.
Il mio consiglio è quello di sfruttare entrambe le bobine che si hanno solitamente a disposizione sul mulinello, per avere una copertura totale delle varie situazioni di pesca. Con riferimento al multifibre, più indicato per avere ferrate pronte e una forte sensibilità delle tocche, scegliamo diametri compresi tra 0,04-0,10 mm con un terminale in fluorocarbon di diametro compreso tra 0,16-0,22 mm (in sostanza il complesso pescante deve sostenere intorno a 4-8 lb). Con riferimento al monofilo diretto (nylon, fluorocarbon o fluorocoated), più indicato in ambienti ricchi di ostacoli e per ferrate più morbide, scegliamo invece diametri compresi tra 0,16-0,20 mm.


Se li troviamo, scegliamo quei multifibre dai colori più accesi che sono ben visibili anche di notte

I monofili specifici permettono di avere una maggiore resistenza all'abrasione causata dallo sfregamento con le rocce

GLI ARTIFICIALI
Le esche artificiali utilizzabili nel light game si dividono principalmente in due categorie:
- hardbait;
- softbait;
Le hardbait sono costituite da tutte quelle esche artificiali di consistenza dura e comprendono minnow, topwater, cucchiaini (ondulanti e rotanti), casting jig, totanare (dette anche egi) e i più innovativi action lipless (i cosidetti "vibration") e kabura. Parliamo comunque di esche di dimensioni molto ridotte e di peso decisamente contenuto per cui sceglieremo modelli fino a 6-7 cm di lunghezza e 7 gr di peso. Fra queste i casting jig rappresentano un vero e proprio jolly, perché permettono di raggiungere grandi distanze e di sondare l'intera colonna d'acqua. I minnow e topwater hanno invece un utilizzo più mirato e volto spesso a stimolare l'aggressività dei pesci che attaccano per territorialità.


Facciamo una buona scorta di hardbait per coprire le varie profondità di nuoto

Le softbait sono invece costituite da tutte quelle esche artificiali di consistenza morbida e comprendono soft swimbait, worm, grub (i cosidetti "falcetti") e creature. Sceglieremo modelli fino a 3 pollici di lunghezza, preferibilmente fatte in materiali biodegradabili, da utilizzare con le più svariate montature "finesse" tipiche del bassfishing (split shot, drop shot, in abbinamento a jighead proporzionate, etc...). Esse possono essere recuperate allegramente negli strati superiori della colonna d'acqua oppure possono essere fatte saltellare sul fondo (ispezionando buche e anfratti), alla ricerca di qualsiasi tipo di pesce predatore e non.


Le softbait arricchite con scent (aromi) risultano sicuramente più attraenti e quindi catturanti

GLI ACCESSORI E LE MINUTERIE
Tra gli accessori di un perfetto light gamer non dovranno mai mancare un pratico zainetto e una borsa porta-esche, che garantiranno la massima comodità nei frequenti spostamenti lungo i tratti più o meno insidiosi dove ci troveremo a pescare. Fra gli accessori più "tecnici" poi troviamo:
- pinza multifunzione (munita di forbici per tagliare il trecciato e pinza per allargare gli split-ring).
- mini fish grip (è un pratico accessorio che ci permette di effettuare le operazioni di slamatura senza toccare la livrea spesso molto delicata dei pesci);
- occhiali polarizzati (ci aiutano a ridurre l'effetto della riflessione del sole sull'acqua);
- lampada frontale (è indispensabile nelle nostre battute notturne);
- lampadina led UV (serve per caricare la fosforescenza delle nostre esche);
Infine un accessorio che ormai è entrato con stabilità a far parte dell'equipaggiamento da light game è la fotocamera, sempre a portata di mano per immortalare paesaggi e momenti indimenticabili.


Nel light game bisogna essere leggeri, ma è importante avere tutti gli accessori necessari

Per quanto riguarda le minuterie, queste potrebbero sembrare delle cose di poco conto ma in realtà hanno un ruolo fondamentale e delicato, per cui non dimentichiamo di fornirci di split-ring e ancorette di ricambio, piombini spaccati, jighead e moschettoni appositi.


Attrezziamoci di jighead diverse nel peso e nella forma... con l'esperienza capiremo come e quando usarle 

In concusione, abbiamo capito quanto sia versatile l'attrezzatura da light game, ma allo stesso tempo anche di quanto sia importante scegliere bene a causa dei costi ancora abbastanza elevati. Il mio consiglio è quello di equipaggiarci in maniera progressiva, per cui prima acqusteremo le cose più importanti e indispensabili e poi ci dedicheremo anche alle particolarità più tecniche, che ci permetteranno sicuramente di apprezzare ancora maggiormente il light game.

"Light is Better!"

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